Bonus 200 euro per over 65: ecco i requisiti esatti per averlo e come richiederlo subito

Il contributo una tantum da 200 euro rappresenta una misura pensata per sostenere i soggetti economicamente più fragili, in particolare tra le categorie degli over 65. Questa agevolazione, anche nel 2025, si conferma come un supporto diretto per affrontare il caro-bollette e l’aumento generale dei costi della vita. L’erogazione è legata a requisiti economici ben precisi, controlli automatizzati e procedure pensate per semplificare l’accesso al beneficio. Analizziamo in dettaglio chi può ottenere il bonus, quali sono le condizioni da rispettare e in che modo avviene la richiesta.

Destinatari e requisiti economici

Il bonus straordinario da 200 euro destinato agli over 65 rientra nel pacchetto delle misure di welfare sociale indirizzate ai cittadini con basso Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Per il 2025, i requisiti fissati sono molto stringenti e aggiornati alla luce delle nuove disposizioni normative:

  • Isee fino a 9.530 euro: tutti i nuclei familiari con un valore ISEE non superiore potranno ricevere il bonus sociale ordinario per energia e gas già previsto, oltre all’extra bonus di 200 euro.
  • Isee fino a 15.000 euro: in caso di presenza di almeno 3 figli nel nucleo familiare, il limite ISEE sale a 15.000 euro.
  • Isee fino a 20.000 euro: per famiglie con quattro figli o più, il tetto massimo di ISEE per accedervi è portato a 20.000 euro.
  • Isee tra 9.530 e 25.000 euro: queste famiglie, che in precedenza non avevano diritto al bonus sociale, potranno ora accedere unicamente al contributo straordinario di 200 euro, non cumulabile con ulteriori sconti.

Si tratta quindi di una misura fortemente selettiva che punta, oltre che agli anziani, anche ai nuclei monoparentali e alle famiglie numerose a basso reddito. In particolare, per gli over 65 che vivono da soli e percepiscono redditi complessivi inferiori alla soglia ISEE prevista, il bonus viene riconosciuto in automatico senza ulteriori domande o documenti da presentare.

Erogazione automatica: come funziona per gli anziani

Uno degli elementi più innovativi e pratici di questa misura è rappresentato dal meccanismo di accredito automatico in bolletta. A differenza della gran parte dei bonus pregressi, non è richiesta la presentazione della domanda né l’invio di autocertificazioni: il tutto avviene tramite incrocio dei dati tra il Sistema Informativo Integrato (SII) e quelli custoditi dall’INPS. L’assegnazione, quindi, non prevede passaggi burocratici, rendendo il sussidio di facile accesso soprattutto per le persone anziane che potrebbero avere difficoltà nella gestione di pratiche telematiche o cartacee.

Occorre, però, assicurarsi che l’ISEE sia aggiornato all’ultimo anno: la verifica dei requisiti, infatti, viene svolta sulla base delle dichiarazioni ISEE di ciascun nucleo familiare. In caso di mancato aggiornamento dell’indicatore economico, si rischia di perdere il diritto all’accredito automatico.

Categorie ammesse e casi particolari

Oltre agli over 65, la misura interessa numerose categorie:

  • Pensionati INPS: tutti i titolari di trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, con decorrenza entro il 30 giugno 2022 (o data equivalente aggiornata al 2025) e reddito personale assoggettabile a IRPEF non superiore a 35.000 euro nell’anno di riferimento.
  • Famiglie con titolari di reddito di cittadinanza: solo se nessun altro componente del nucleo ha già percepito la stessa indennità.
  • Lavoratori domestici attivi alla data di riferimento stabilita dalla normativa recente.
  • Beneficiari di specifici ammortizzatori sociali come NASpI, DIS-COLL, indennità COVID-19, indennità di disoccupazione agricola.

In linea generale, per i pensionati (compreso chi ha superato i 65 anni), l’accredito è completamente automatico. Il bonus viene erogato dall’INPS insieme alla mensilità della pensione in una soluzione unica. Stesso meccanismo vale anche per altri beneficiari per cui l’INPS è in grado di verificare d’ufficio i requisiti previsti. Alcune categorie residuali (es. nuovi titolari di pensione, lavoratori con requisiti speciali) potrebbero dover presentare apposita dichiarazione o domanda presso l’ente previdenziale.

Note sulle verifiche e sui controlli

È fondamentale che tutti i dati anagrafici, previdenziali ed economici siano correttamente comunicati e aggiornati agli enti preposti, in particolare all’INPS e agli uffici incaricati del calcolo dell’Isee. Una mancata corrispondenza potrebbe generare esclusione dal beneficio o ritardi nell’erogazione. Il controllo dei requisiti è annuale e viene effettuato sulle informazioni risultanti nella banca dati ufficiale.

Tempistiche e modalità di accredito

Il bonus viene accreditato direttamente in bolletta se si tratta di contribuenti destinatari del bonus energia e gas, oppure nella mensilità della pensione (generalmente quella relativa a luglio o agosto, secondo l’anno di riferimento). Non sono previsti pagamenti in contanti o emissioni di voucher; il contributo è sempre tracciato e collegato ai dati fiscali dei beneficiari, con l’obiettivo di ridurre errori, frodi o duplicazioni.

Per i nuovi pensionati o per chi avesse cambiato regime previdenziale, si consiglia di consultare direttamente l’INPS, anche per scoprire se vi siano obblighi particolari di dichiarazione nel proprio caso. Le sedi territoriali dei Patronati possono svolgere un servizio di verifica gratuita dei requisiti e di assistenza nelle comunicazioni con gli enti.

Cosa fare in caso di mancata erogazione

Se pur ricorrendo tutti i requisiti non si dovesse ricevere il bonus, è opportuno:

  • Verificare di avere un ISEE aggiornato e regolarmente presentato all’INPS.
  • Controllare che il proprio profilo sia correttamente inserito tra i beneficiari dei bonus automatici.
  • Contattare il numero verde INPS oppure rivolgersi agli sportelli dei Patronati per richiedere una verifica della propria posizione.

In caso di anomalie o errori, si può presentare ricorso amministrativo.

Bonus e cumulabilità

Il bonus da 200 euro è compatibile con altre misure di sostegno al reddito, tra cui il bonus energia e le agevolazioni per gli over 65 a basso reddito. Non è invece cumulabile con altri bonus da 200 euro diversi erogati per lo stesso motivo, per evitare duplicazioni.

Anche se la misura ha carattere straordinario e temporaneo, viene spesso rifinanziata e riproposta stante il persistere della necessità di protezione sociale. La sua efficacia e rapidità nella distribuzione dipendono dall’incrocio dei dati tra le varie banche dati pubbliche e dalla sinergia tra istituti come l’INPS e il sistema informativo nazionale.

Per approfondire il funzionamento dell’ISEE e le sue implicazioni su tutte le prestazioni sociali agevolate, è sempre consigliabile consultare siti istituzionali costantemente aggiornati, informandosi presso i servizi assistenziali locali.

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