Non riempire i vasi alti con queste piante: ecco le specie perfette per un effetto scenografico

L’uso dei vasi alti nel design d’interni e negli spazi esterni è un trend sempre più diffuso per chi desidera dare slancio e dinamismo agli ambienti, ottenendo al contempo un impatto visivo suggestivo. Tuttavia, non tutte le piante sono adatte a essere inserite in contenitori di grandi dimensioni e forma slanciata: anzi, la scelta sbagliata può penalizzare sia l’aspetto estetico sia la salute delle piante stesse. Esistono invece specie botaniche perfette per esaltare la verticalità e creare veri e propri effetti scenografici, giocando su portamento, colore delle foglie e varietà delle texture vegetali.

Dinamiche estetiche e regole di base

I vasi alti possono determinare la percezione dello spazio e definire ambienti, colonne visive e punti focali sia in casa sia all’esterno, in terrazzi e giardini. L’equilibrio tra contenitore e contenuto è fondamentale: piante eccessivamente piccole rischiano di scomparire, mentre esemplari troppo espansi possono risultare squilibrati. Un errore molto comune è il riempimento con specie dal portamento basso o tappezzante che non valorizzano il volume verticale del vaso.

Per ottenere un effetto scenografico, è importante:

  • Optare per specie che abbiano una struttura eretta oppure ricadente, in grado di accentuare l’altezza o la silhouette slanciata del vaso.
  • Valutare l’esposizione alla luce e le condizioni climatiche dell’ambiente in cui si colloca il vaso, scegliendo sempre piante compatibili.
  • Creare contrasti usando più piante con forme, colori e consistenze diverse nella stessa composizione, ma sempre rispettando le esigenze simili di irrigazione e luce.

Specie sconsigliate e raccomandazioni

Evita di riempire i vasi alti con piante basse e particolarmente compatte, come viole del pensiero, petunie nane, margherite o piantine grasse di ridottissima crescita come la Gasteria: queste specie tendono a scomparire all’interno dei contenitori, rendendo vano l’intento scenografico e rischiando inoltre problemi legati al drenaggio e alla stagnazione idrica, a causa del volume di terra non sfruttato dalle radici.

Nella scelta, prestare attenzione a:

  • Piante tappezzanti come muschio, edera nana, o dichondra, che non sviluppano dimensione verticale, risultando poco visibili in contenitori profondi.
  • Alcune succulente di piccolissima taglia, che vanno meglio in ciotole basse o vasi piccoli più adatti a essere osservati da vicino.
  • Fioriture annuali di portamento nano e compatto che non reggono il paragone con contenitori vistosi o architettonici.

Le specie perfette per un effetto scenografico

Fra le piante ideali per vasi alti si distinguono due grandi categorie: quelle dal portamento eretto (che slanciano la composizione verso l’alto) e quelle ricadenti (che ammorbidiscono i bordi e creano un piacevole contrasto visivo). Di seguito alcune tra le migliori opzioni:

Portamento eretto e architettonico

  • Canna indica: nota per le sue foglie ampie e decorative, produce fusti alti e fioriture appariscenti nelle tinte rosso, arancio e giallo. Richiede esposizione soleggiata e irrigazione costante.
  • Chondropetalum elephantinum: pianta erbacea di origine sudafricana, ideale per chi ama effetti ‘eco-design’ grazie al portamento a cespuglio slanciato e alle foglie filiformi che ondeggiano leggermente al vento.
  • Pennisetum setaceum “Fairy Tails”: erba ornamentale e vigorosa, con pennacchi setosi che aggiungono movimento e volume alla composizione.
  • Yucca e Dracaena marginata: perfette per gli interni, queste piante sono molto scenografiche grazie al portamento verticale pronunciato e alle foglie nastriformi.

Piante ricadenti e a cascata

  • Senecio mandraliscae: interessante per la colorazione blu-grigio e la crescita ricadente, si adatta bene anche in combinazione con piante di altri colori.
  • Ipomoea batatas (patata ornamentale): utilizzatissima per l’effetto cascata dei lunghi tralci verdi o viola, dona movimento ai grandi vasi lungo scale o ingressi.
  • Kalanchoe marnieriana: succulenta dal portamento pendulo, resistente, con foglie cerose disposte a spirale; perfetta in vaso alto anche per ambienti semiombreggiati.

Piante “riempitive” e decorative

  • Festuca amethystina: erbacea a ciuffi blu-verdi che crea un effetto vaporoso e leggero, ottima per spezzare la verticalità con texture morbida e pittoresca.
  • Coleus: con le sue foglie variegate e colorate, aggiunge tocchi cromatici decisi a ogni composizione e si presta bene come pianta da sottobosco per vasi parzialmente ombreggiati.
  • Orchidee Cymbidium: per gli interni eleganti, sviluppano fusti lunghi e fioriture spettacolari e durature, ideali per enfatizzare vasi scenografici.

L’alternanza tra portamento eretto e ricadente, combinata con l’aggiunta di elementi riempitivi, permette di ottenere composizioni dinamiche e visivamente ricche, valorizzando la verticalità data dal contenitore ma mantenendo l’equilibrio estetico.

Consigli pratici per la manutenzione e la collocazione

Oltre alla scelta delle specie più adatte, occorre prestare particolare attenzione ad alcuni aspetti tecnici:

  • Drenaggio: i vasi alti sono spesso soggetti alla formazione di ristagni alla base. Si consiglia di inserire uno strato abbondante di argilla espansa o ciottoli grossolani prima della terra, così da garantire la salute radicale.
  • Substrato: utilizzare terriccio di qualità, leggero e ben strutturato per favorire lo sviluppo delle piante scelte.
  • Posizionamento: per ottenere un effetto spettacolare, posiziona i vasi in punti strategici come l’ingresso, ai lati delle scale, lungo la parete di un terrazzo o a creare veri e propri corridoi vegetali nei giardini. La combinazione con vasi di diverse altezze e materiali aumenterà ulteriormente l’impatto visivo.

Per chi non vuole preoccuparsi della manutenzione, le soluzioni con fiori artificiali realistici sono alternative eccellenti, specialmente in aree dai climi estremi o in situazioni di esposizione diretta al sole. Le ortensie, la lavanda e i girasoli artificiali sono scelte raffinate e sempre in ordine durante tutto l’anno.

In ogni caso, la regola d’oro resta sfruttare appieno la verticalità e “costruire” la composizione scegliendo con cura le piante in base al loro portamento, all’ambientazione e all’effetto desiderato, senza lasciarsi tentare da specie che, pur bellissime, risulterebbero poco adatte a valorizzare i vasi alti. Così si otterranno decorazioni di sicuro impatto e durevoli nel tempo, esaltando con stile gli ambienti sia interni sia esterni.

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